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Gay & Bisex

Carsex al parco con finale inatteso


di Fapan
28.05.2022    |    7.062    |    12 9.9
"Ho quasi 40 anni, a detta di tutti portati molto bene, e faccio sport regolarmente, per cui non faccio fatica a concedermi qualche avventura all’insaputa..."
Faccio una premessa: quello che sto per raccontare è tutto vero; in passato ho avuto esperienze bisex con altri maschi, ma parliamo al massimo di qualche sega nei primi anni di università. Poi mi sono fidanzato seriamente ed ho smesso di farmi toccare il cazzo da altri maschi.
Qualche mese fa stavo rientrando a casa, a Milano, verso mezzanotte dopo una cena di lavoro. La mia ragazza, con la quale convivo, era fuori città da una settimana e sarebbe rientrata solo dopo qualche giorno. “Cazzo” - penso - “è ancora presto, non ho nessuna fretta di tornare a casa e stamattina non mi sono fatto neanche una sega: quasi quasi faccio un salto al parcheggio del parco e magari trovo qualche coppia vogliosa”.
Ho quasi 40 anni, a detta di tutti portati molto bene, e faccio sport regolarmente, per cui non faccio fatica a concedermi qualche avventura all’insaputa della mia ragazza, se c’è l’occasione.
Fatto sta che in una ventina di minuti sono al parco, parcheggio l’auto e noto che ci sono già diverse macchine, tutte vuote: potrebbe essere un buon segno; mi incammino nel sentiero del parco cercando di capire se c’è qualcuno e dopo qualche decina di metri mi rendo conto che a poca distanza sembrerebbe esserci un gruppetto di persone.
Mi avvicino e attendo di abituarmi all’oscurità: riesco a capire che al centro del gruppetto c’è una donna e attorno a lei 5 o 6 uomini.
Mi avvicino ancora un po’ e uno di questi (che poi capirò essere il marito o il compagno) mi fa segno di unirmi al gruppo.
Il gruppetto è composto da una donna sui 40/45 anni, il marito della stessa età che guarda e dirige i giochi e altri 4 uomini (penso tra i 30 e i 50 anni) che se la scopano a turno e se lo fanno succhiare.
Decido che non è carino restare a guardare, lo tiro fuori e lo avvicino alla bocca della signora che sembra gradire: lo ingoia fino alle palle, mentre uno degli altri uomini se la scopa a pecorina. Mentre viene scopata, la signora passa a succhiare da un cazzo all’altro. A un certo punto afferra con le mani sia il mio cazzo che quello del ragazzo a fianco (che era il più giovane, sui 30 anni scarsi, biondino e decisamente in forma) e se li infila entrambi in bocca. Sento la mia cappella nella sua bocca strusciarsi contro quelli del ragazzo e la cosa, inaspettatamente, mi fa eccitare moltissimo. Guardi il ragazzo e ci scambiamo uno sguardo d’intesa (segno che anche per lui non c’era problema a strusciare la cappella contro quella di uno sconosciuto, almeno finché lei continuava a lucidarle con la lingua), per cui la lasciamo fare e anzi ci sorreggiamo l’un l’altro mentre lei succhia.
Dopo ancora qualche minuto, il tipo che se la scopava le riempie la figa e noi in circolo, chi prima chi dopo, le sborriamo in faccia o sulle tette.
A quel punto finisce tutto, ringraziamo la signora e il marito per lo spettacolino e il gruppo si divide.
Torno verso l’auto e mi fermo a fumare l’ultima sigaretta; nel frattempo anche il 30enne raggiunge la sua auto (proprio accanto alla mia) e si ferma a fare due parole, accendendosi anche lui una sigaretta.
Scopriamo di avere diverse cose in comune (entrambi fidanzati, entrambi amanti della figa e della palestra). Ora che è ben illuminato, mi rendo conto che è davvero un bel ragazzo e mi scatta l’idea di stuzzicarlo un po’: mentre commentiamo quello che è appena successo comincio a toccarmi con nonchalance il pacco, senza esagerare ma facendo in modo che lui non possa non notarlo.
Dopo qualche minuto, lui getta la sigaretta e si appoggia le mani sul pacco, toccandoselo anche lui mentre continuamo a parlare.
“Bingo!” penso tra me e me! “Guarda - gli dico - ho appena sborrato ma ho ancora una voglia di scopare che non hai idea” e nel mentre abbasso i pantaloni e gli faccio vedere il cazzo di nuovo duro.
“Allora siamo in due”, risponde, mentre anche lui si afferra il cazzo attraverso i pantaloni ed evidenzia la forma del pisello duro. Sembra avere una mazza di discrete dimensioni, sicuramente ancora bagnata dalla recente sborrata.
Non resisto e allungo la mano: gli abbasso i pantaloni della tuta e gli faccio uscire il cazzo, duro e già bagnato in punta proprio come immaginavo.
Lui ricambia afferrando il mio e partiamo a segarci a vicenda. La mano di un altro maschio mi eccita da morire, non resisto… Ci mettiamo tra le due auto, dove nessuno può vederci, e ci succhiamo il cazzo a turno, alternando pompino e sega, fino a sborrare di nuovo.
Questa volta siamo entrambi soddisfatti, ci salutiamo come due amici appena usciti da un allenamento di calcio e andiamo ognuno per la sua strada.
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